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Due idee per sposare Sport e Cultura: MilanoAnticheMura e MilanoSestieri

Ogni anno la Stramilano chiama a raccolta tanti appassionati dello sport. Nata come iniziativa per corridori esperti desiderosi di cimentarsi in una mezza maratona (21 km), con il passare del tempo la Stramilano ha accresciuto il numero delle sue iniziative. Com’è noto, oltre alla mezza maratona da 21 chilometri, vengono allestite anche le corse di 10 e di 5 km. L’evento è divenuto ormai una vera e propria istituzione, una tradizione cittadina. 

 
La Stramilano da 10 chilometri è la più amata dai milanesi perché la lunghezza del percorso consente la partecipazione di persone che non praticano lo sport a livello agonistico. Non è per caso se questa corsa è chiamata oggi “Stramilano dei 50.000”. I corridori in partenza da piazza Duomo, dopo aver attraversato corso Vittorio Emanuele e corso Venezia, svoltano a destra per attraversare gran parte dell’antico tracciato dei Bastioni spagnoli. Non si può dire infatti che i podisti percorrano l’intero perimetro delle mura spagnole: i bastioni di Porta Volta e di Porta Nuova non sono compresi nel giro.

 
Da qui mi son venute due idee che vorrei rivolgere agli assessori allo Sport e alla Cultura del Comune di Milano. Non so quanto siano fattibili ma credo opportuno renderle pubbliche nella speranza che possano suscitare un proficuo dibattito sul tema.
 
La prima idea riguarda una Stramilano agonistica da 21 km lungo il tracciato delle antiche mura milanesi: bastioni spagnoli, mura medievali e mura romane.  La gara, che potrebbe chiamarsi “Milan old walls” o “Milano antiche mura” dovrebbe interessare all’incirca i tre tracciati delle cinte murarie.

I corridori partirebbero dall’Arena Civica per affrontare un percorso ad anelli concentrici. 
 
Il primo anello coprirebbe l’intero tracciato dei bastioni spagnoli: 

via Legnano, Bastioni di Porta Volta, viale Francesco Crispi, Bastioni di Porta Nuova, viale Monte Santo, Viale Città di Fiume, Bastioni di Porta Venezia, viale Luigi Majno, Viale Bianca Maria, viale Regina Margherita, viale Emilio Caldara, viale Beatrice d’Este, viale Gabriele D’Annunzio, viale Papiniano, viale di Porta Vercellina, piazza Conciliazione, via Giovanni Boccaccio fino a piazzale Cadorna.
 
Il secondo anello passerebbe lungo il tracciato delle antiche mura medievali e del vecchio naviglio cittadino la cui parziale riapertura ci auguriamo possibile nei prossimi anni: 

via Carducci, via De Amicis, via Molino delle Armi, via Santa Sofia, via Francesco Sforza, via Visconti di Modrone, via Senato, via Fatebenefratelli, via Pontaccio, via Tivoli. 

Passando per un tratto del foro Bonaparte, i corridori della “Milano antiche mura” giungerebbero infine in piazza Cairoli per percorrere l’ultimo anello, quello più piccolo coincidente in via tendenziale con il tracciato delle antiche mura romane di epoca massimianea: 

via Cusani, via dell’Orso, via Monte di Pietà, via Monte Napoleone, piazza San Babila, via Durini, largo Augusto, via Larga, piazza Velasca, corso di Porta Romana, via Maddalena, corso Italia, via Disciplini, via San Vito, Carrobbio, via del Torchio, via Circo, via Cappuccio, via Luini, corso Magenta, via San Giovanni sul Muro. 

Al traguardo, in piazza Duomo, i partecipanti arriverebbero passando per via Dante, Piazza Cordusio e via Mercanti. 
 
Credo che tale iniziativa possa essere non solo una sfida sportiva, ma anche un evento teso a rendere percepibile al vasto pubblico una parte importante della storia milanese. Anche in questo caso, si potrebbe pensare a una “Milano Antiche Mura” ridotta a 12-13 chilometri lungo il tracciato dei bastioni spagnoli: bastioni da correre integralmente, non in parte come avviene nella Stramilano di oggi!
 

La seconda idea è una gara di corsa a metà strada tra la corsa veloce e la corsa di resistenza. Limitata ai primi sei atleti che abbiano vinto la “Stramilano Antiche Mura”, tale iniziativa si svolgerebbe in sei percorsi (di una lunghezza tra 1.65 e 2 chilometri) lungo i viali e i corsi che si trovano al centro dei Sestieri Milanesi: gli antichi quartieri cittadini che traevano la loro denominazione dalle antiche porte urbane (Porta Orientale, Porta Romana, Porta Ticinese, Porta Vercellina, Porta Comasina, Porta Nuova). Anche questa iniziativa consentirebbe a mio parere un prezioso recupero della cultura milanese valorizzando la storia cittadina. La gara sarebbe vinta dall’atleta che avesse totalizzato il minor tempo di percorrenza lungo i sei tracciati. Ogni percorso avrebbe inizio da una porta o piazza lungo la cinta dei Bastioni. Il traguardo sarebbe fissato invece in piazza dei Mercanti, antico cuore di Milano, il punto ove convergevano i sei assi stradali di ciascun quartiere.   

Corsa nel Sestiere  di Porta Orientale: Porta Venezia, corso Venezia, piazza San Babila, corso Vittorio Emanuele, piazza Duomo, via Mercanti, piazza dei Mercanti.


Corsa nel Sestiere di Porta Romana: piazza Medaglie d’Oro, corso di Porta Romana, piazza Missori, via Mazzini, piazza Duomo, via Mercanti, piazza dei Mercanti.


Corsa nel Sestiere di Porta Ticinese: piazza 24 Maggio, corso di Porta Ticinese, via Torino, via Orefici, passaggio degli Osii, piazza dei Mercanti.


Corsa nel Sestiere di Porta Vercellina: piazza Baracca, corso Magenta, via Meravigli, piazza Cordusio, via Orefici, passaggio delle Scuole Palatine, piazza dei Mercanti.


Corsa nel Sestiere di Porta Comasina: piazza 25 aprile, corso Garibaldi, via Mercato, via Ponte Vetero, via Broletto, piazza Cordusio, via dei Mercanti, piazza dei Mercanti.


Corsa nel Sestiere di Porta Nuova: piazzale Principessa Clotilde, corso di Porta Nuova, via Fatebenefratelli, via Manzoni, via Santa Margherita, passaggio di Santa Margherita, piazza dei Mercanti.


Cosa ne pensate?