L’anno prossimo i milanesi saranno chiamati ad eleggere il sindaco. Il bilancio dell’amministrazione Moratti non è entusiasmante. Milano continua ad essere una città invivibile, inquinata e sporca. I lavori per l’Expo 2015 sembrano bloccati o in colpevole ritardo nella tabella di marcia. Le infiltrazioni della criminalità organizzata nel mondo degli appalti sono diventate comuni e restano per lo più impunite. La scelta di introdurre l’Ecopass facendo pagare agli automobilisti l’ingresso nel centro storico è stata a dir poco negativa: ha salassato i milanesi e non mi pare sia riuscita a ridurre in modo incisivo l’inquinamento, che resta il nemico più pericoloso per quanti abitano nella città del Duomo. D’altra parte bisogna riconoscere che nei quattro anni di amministrazione Moratti ci siano anche delle belle pagine. Ad esempio il bike sharing – il noleggio delle biciclette che il Comune ha reso disponibile da pochi anni – costituisce per i milanesi un servizio importante. Eppure, anche qui, non mancano i dati negativi: le piste ciclabili non sono sufficienti a garantire una perfetta circolazione dei velocipedi e le stazioni ove è possibile noleggiare la bicicletta sono pressoché assenti nelle periferie. Insomma, c’è ancora molto da fare.
Il sindaco Moratti intende ricandidarsi alle elezioni amministrative del prossimo anno. Nel Pdl cittadino serpeggiano malumori. Evidentemente si devono essere accorti che la giunta attuale ha deluso una parte notevole di milanesi. La Lega Nord non ha esitato a render note, alcuni mesi fa, le più forti riserve nei confronti della nuova candidatura della signora Moratti. Alla fine Berlusconi, come al solito, riuscirà a sciogliere il nodo gordiano e preparerà accuratamente la nuova scalata a palazzo Marino. A mio parere, è auspicabile che il centrodestra richiami il buon Gabriele Albertini, che ha già amministrato la città dal 1997 al 2006 e non mi pare che abbia fatto in quel periodo una pessima prova. I milanesi lo riconfermarono infatti nelle elezioni amministrative del 2001. Se verrà dato l’ok alla ricandidatura del sindaco Moratti, il centrodestra rischierà di perdere clamorosamente il Comune di Milano.
Dall’altra parte dello schieramento politico, nel centrosinistra, si sono fatti avanti Stefano Boeri e Giuliano Pisapia. Sono convinto che Philippe Daverio sia l’unica persona che potrebbe far vincere il centro sinistra. Brillante uomo di cultura, milanese doc, Daverio saprebbe amministrare bene la città perché conosce a fondo la storia di Milano (il che, al giorno d’oggi, non è da tutti) e possiede quelle doti intellettuali che, messe adeguatamente a frutto, potrebbero contribuire a fare di Milano una capitale europea, una città più aperta all’innovazione di quanto lo sia ora, amministrata da una squadra impegnata a 360 gradi nella valorizzazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico (i Navigli in primis).
Mi chiedo se il dottor Daverio sia disponibile a ricoprire l’ufficio di Sindaco di Milano. Il sottoscritto, che non è elettore del centrosinistra ma appartiene ai federalisti milanesi parzialmente delusi dall’amministrazione Moratti, lo voterebbe senza esitazioni.